The Prodigy infiammano il Geox di Padova

A cinque anni dall’ultimo live italiano, i The Prodigy sono tornati per due imperdibili appuntamenti: Mercoledì 17 maggio 2023 all’Alcatraz di Milano Giovedì 18 maggio al Gran Teatro Geox di Padova È la prima volta che la band torna nel nostro Paese senza il carismatico Keith Flint, scomparso tragicamente nel 2019. La voce del gruppo è ora quella di Maxim, cofondatore e già al microfono nella precedente formazione. Siamo a Padova. Il pubblico del Gran Teatro Geox, scaldato dal ritmo dell’opening act The Cubeguys, è carico per accogliere i The Prodigy che tra mille luci ed un’atmosfera vibrante irrompono sulla scena iniziando il live con “Breathe”. Il concerto prosegue senza pause, a volume stratosferico e con una folla scatenata dal ritmo inconfondibile di “Omen”, “Climbatize” e “Voodoo People”. I giochi di luci e colori sul palco sono stupefacenti e l’atmosfera che si crea ci catapulta in una elettro-psicosi esaltante. Sul flow di “Firestarter” i laser proiettano la sagoma di Flint, omaggiandolo e rendendolo partecipe di questo spettacolo sbalorditivo. La carica dei Prodigy è inarrestabile ed il pubblico è in fiamme, completamente rapito e galvanizzato dai suoni elettronici, rock, dark e distorti che sono il marchio di fabbrica del gruppo inglese che non si ferma proponendo altri pezzi chiave della propria discografia come “Their Law” e “Smack my bitch up”. La band esce di scena, una piccolissima pausa e tornano sul palco i re del “Big Beat”. Partono “Take me to the hospital” strettamente seguita da “Invaders must die”. Alla fine del pezzo Maxim e soci lasciano il palco, senza far ritorno. Non è chiaro ai presenti se il live sia finito così o se problemi di natura tecnica ne abbiano impedito la definitiva conclusione. La mancanza di Keith Flint si sente ma personalmente apprezzo molto la scelta della band di non aver trovato un sostituto per un artista insostituibile ma di proseguire con le proprie forze ed i propri membri originali. Una cosa rimane comunque certa, un live di questo calibro è imperdibile. Una band come i The Prodigy ha un enorme seguito. Il loro sound unisce sonorità diversissime, rock, elettronica, dark, raggamuffin e non solo. Si crea un genere che porta gli appassionati di tutta la musica a trovare delle analogie chiave con le loro sonorità preferite. Nonostante si stia parlando di una band con più di trent’anni di carriera, rimaniamo di fronte ad un genere rimasto originale ed innovativo, senza paragoni e con un’energia impareggiabile. Thanks to Zed! Live

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